giovedì 9 dicembre 2010

NATALE
Domani in classe prima leggeremo questo breve racconto su Babbo Natale e le sue renne
RENNE


E’ il 24 Dicembre, nel cielo una luce che si avvicina alla terra:
E’ Babbo Natale che sulla sua slitta, carica di doni per i bimbi buoni. sfreccia nel limpido cielo.
Tutto è pronto nelle case: camini spenti e puliti, alberi illuminati, presepi con la Natività.
Manca solo Babbo Natale ed i suoi doni.
Babbo Natale scocca in aria la frusta, le renne ubbidienti corrono nello spazio per giungere al più presto sulla terra.
C’è tanta roba da consegnare i bimbi buoni sono tantissimi.
Precede la scia luminosa il tintinnare deì campanelli delle renne.
Babbo Natale le chiama per nome ad una ad una incoraggiandole:
Forza Cometa, dai Ballerina, Fulmine attenta a tua sorella Donnola non scalciare,  Freccia su siamo quasi arrivati,Saltarello stai calmo, Cupido dai che ci siamo … siamo arrivati
Le renne obbediscono docilmente ma ad un tratto un forte schianto e le grida di dolore delle prime due renne:

 




  • Che c’è Ballerina? Cometa cosa succede! La slitta è ferma le due renne piangono di dolore.


  • Babbo Natale ordina:


  • Coraggio bimbe scendiamo su questa radura per vedere cosa è accaduto a Cometa e Ballerina.



Pian piano la slitta scende sulla radura,  si posa dolcemente e Babbo Natale scende a verificare i danni subiti dalle renne.
-     Cometa ha una zampetta scorticata, Ballerina è ferita sul manto.
Ma cosa è stato a colpirci?
Un po’ più la,  luccica,  nel prato un  oggetto tondo, un satellite di quelli lanciati nel cielo dagli uomini per i collegamenti.
È un po’ danneggiato per l’urto con le renne: Qualche antenna è rotta ma lassù ce ne sono tanti non ci sono problemi  se ne manco uno.
-    Ci mancava anche questo per farci ritardare, borbotta contrariato Babbo Natale.
E mentre le altre renne brucano l’erba del prato, un pasto imprevisto ma sempre ben gradito, Babbo Natale cerca delle erbe per fare un impiastro sulle ferite delle due renne.
Dopo aver applicato l’erba sulle ferite Babbo Natale chiede alle due renne:

 




  • Va meglio mie care bimbe?


  • Si grazie! Rispondono le due renne.


  • Bene allora ve la sentite di continuare?


  • Si , si Babbo. Andiamo.



Babbo Natale guardò il suo orologio ed esclamò:
 




  • Come è tardi, i bimbi si saranno disperati senza doni; forza ragazze mie andiamo.



E schioccando la frusta per aria incita le renne  ad andare.
Giungono sul villaggio che è già notte inoltrata, i bimbi sono andati a letto con il pianto in gola.
-     Questo Natale senza doni, ma se siamo stati bravissimi.
-     Tranquilli, andate a letto, dice loro la mamma , arriveranno i doni. Domattina vedrete che ci saranno.
I bimbi vanno  a dormire speranzosi di trovare i loro doni l’indomani mattina.
Babbo Natale sfiora tutti i camini, si ferma e lascia i doni in ognuno di loro e per farsi perdonare trasforma la cenere rimasta nei camini in un prato fiorito dove fanno bella vista i doni.
E’ l’ultima casa ai confini del villaggio e Babbo Natale:

 




  • Grazie mie dolcissime bimbe, anche quest’ anno abbiamo fatto felici tanti bimbi buoni.


  • Torniamo a casa! e schioccando la frusta grida:


  • Dai Freccia, via Ballerina.



Chiamandole per nome , incoraggiandole come sempre a trainare la slitta ora divenuta più leggera perché scarica.
 



- Si torna a casa.
 


Nel cielo sale una scia luminosa lasciando nell’aria l’eco del tintinnio dei campanelli delle renne.
Babbo Natale riporta a casa la sua slitta da conservare per il prossimo Natale e le renne?
Le renne dormiranno in una comoda stalla, con tanto fieno per l’Inverno, pronte e in forma per il prossimo Natale.
 

(dal sito http://www.strafella.it)

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